Con enorme piacere si segnala che Anna Baccaglini-Frank (Università di Pisa) è la vincitrice della prima edizione del Premio AIRDM-UMI “Giovanni Prodi”, destinato a un/una giovane studioso/a di nazionalità italiana che abbia dato un contributo scientifico originale nella ricerca in Didattica della Matematica.

La Commissione, composta da Paolo Boero (presidente), Pier Luigi Ferrari, Nicolina Malara, Giuseppe Rosolini e Roberto Tortora, ha deciso all’unanimità con la seguente motivazione:

ricerche pubblicate a livello internazionale (6 delle quali in riviste prestigiose), svolte con riferimenti teorici solidi e in modo metodologicamente rigoroso. I risultati, originali e significativi, riguardano aspetti importanti dell’insegnamento-apprendimento della matematica (quali la definizione, la dimostrazione per assurdo in geometria, l’approccio all’aritmetica mirato ai significati), curando il passaggio degli allievi dal livello empirico al livello teorico, e l’affinamento delle loro capacità argomentative e di comunicazione.


La Commissione segnala inoltre come meritevoli del premio i seguenti candidati:

– Gemma Carotenuto, con la motivazione:

ricerche pubblicate a livello internazionale (4 delle quali in riviste prestigiose), riguardanti livelli di istruzione diversi, dalla scuola dell’infanzia alla formazione universitaria degli insegnanti, e su temi diversi (dai primi sviluppi delle competenze aritmetiche e geometriche, alle concezioni e atteggiamenti riguardanti la matematica dei futuri insegnanti), con collaborazioni scientifiche qualificate. Risultati originali sono stati ottenuti con rigore metodologico e inquadramenti teorici solidi e appropriati nei diversi ambiti di ricerca.

– Maffia Andrea, con la motivazione:

ricerche pubblicate a livello internazionale (in particolare, tre articoli su riviste prestigiose), condotte con solido inquadramento teorico e rigore metodologico. Si tratta di studi di innovazione didattica a livello di scuola primaria riguardanti, in particolare, le strutture moltiplicative (con attenzione ai processi di apprendimento degli allievi, al ruolo dell’insegnante e alle metodologie di analisi dei dati raccolti), con risultati che recano contributi originali in un ambito in cui erano già state svolte estese ricerche a livello internazionale.

La Commissione ha anche deciso di segnalare la qualità elevata della produzione scientifica realizzata da tutti candidati, con la maggior parte delle 8 pubblicazioni presentate da ciascun candidato pubblicate a livello internazionale su riviste o importanti volumi, durante un periodo di attività scientifica compreso (per alcuni candidati) tra 5 e 7 anni soltanto.